Riportiamo un articolo e un video di oggi, 12 settembre, da Vatican News:
Costruire il futuro del pianeta
L’invito del Pontefice è a unire gli sforzi per rinnovare il dialogo “sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta†e creare “un’ampia alleanza educativa per formare persone mature, capaci di superare frammentazioni e contrapposizioni e ricostruire il tessuto di relazioni per un’umanità più fraternaâ€. Un’alleanza, spiega il Papa, “tra gli abitanti della Terra e la ‘casa comune’, alla quale dobbiamo cura e rispetto. Un’alleanza generatrice di pace, giustizia e accoglienza tra tutti i popoli della famiglia umana nonché di dialogo tra le religioniâ€.
Educazione contro rapidà cion
Un patto che per Francesco passa innanzitutto attraverso l’educazione, che nei nostri tempi si sta scontrando con un cambiamento epocale, segnato da quella che il Papa chiama rapidà cion. Una “rapidizzazione†culturale, in cui la digitalizzazione “imprigiona l’esistenza nel vortice della velocità tecnologica†e cambia continuamente punti di riferimento, generando nuovi linguaggi che scartano “senza discernimento, i paradigmi consegnatici dalla storiaâ€.  In questo contesto, prosegue il Papa citando l’enciclica Laudato Si’, “l’identità stessa perde consistenza e la struttura psicologica si disintegra di fronte a un mutamento incessante che contrasta con la naturale lentezza dell’evoluzione biologicaâ€.
Il villaggio dell’educazione
Questo cambiamento, ricorda il Papa, ha bisogno di un “cammino educativo che coinvolga tutti†perché, come recita un proverbio africano, “per educare un bambino serve un intero villaggioâ€. Un “villaggio dell’educazioneâ€, appunto, dove “nella diversità , si condivida l’impegno di generare una rete di relazioni umane e aperte†in un terreno che, afferma Francesco citando il Documento sottoscritto lo scorso febbraio ad Abu Dhabi con il Grande Imam di Al-Azhar, “va anzitutto bonificato dalle discriminazioni con l’immissione di fraternità â€.
Rimettere la persona al centro
Per far sì che si realizzi questa convergenza globale “tra lo studio e la vita; tra le generazioni; tra i docenti, gli studenti, le famiglie e la società civile con le sue espressioni intellettuali, scientifiche, artistiche, sportive, politiche, imprenditoriali e solidaliâ€, il cammino comune del “villaggio dell’educazione†deve muovere tre passi fondamentali. Innanzitutto “avere il coraggio di mettere al centro la personaâ€, dando “un’anima ai processi educativi†e trovando, secondo una “sana antropologiaâ€, altri modi di intendere “l’economia, la politica, la crescita e il progressoâ€. Poi bisogna avere “il coraggio di investire le migliori energie con creatività e responsabilità â€. Infine è necessario avere “il coraggio di formare persone disponibili a mettersi al servizio della comunità â€, “come Gesù si è chinato a lavare i piedi agli apostoliâ€.